La Barbagia incontra la Gallura a Golfo Aranci

La Barbagia incontra la Gallura a Golfo Aranci

Giovedì 23 Agosto 2018 si è tenuta a Golfo Aranci la manifestazione intitolata Isola in Gallura.

Si tratta di una sfilata di maschere tradizionali provenienti da 6 diversi paesi della Sardegna.

L’evento è stato organizzato da Nuccio Merone e ha permesso ai turisti in visita al paese di Golfo Aranci di poter conoscere meglio le maschere tipiche del carnevale sardo.

Generalmente le maschere sfilano solo durante il periodo del carnevale, ognuna rispettivamente all’interno del proprio paese di origine. Da qualche anno però, non rinunciano ad accettare l’invito di sfilare anche durante i mesi estivi, per divulgare le usanze dei propri avi ai turisti che si rilassano nelle coste sarde.

A Golfo Aranci hanno sfilato i Mamuthones  e Issohadores di Mamoiada,  i Boes e Merdules di Ottana, Su Brundhu di Orani, I Thurpos di Orotelli,  Sos Cotzulados di Cuglieri e Sos Corriolos di Neoneli.

 

I primi a sfilare sono stati Sos Cotzulados di Cuglieri. Si tratta di una maschera di recente costituzione riscoperta grazie al ritrovamento di alcuni testi datati 1700.La maschera indossa pelli bianche ricoperte da lunghe collane di conchiglie. Il volto è color ocra e sulla fronte porta un corno il cui significato è tutt’oggi sconosciuto.

 

Seguono i Corriolos di Neoneli. Entrambi i gruppi sfilano per la prima volta a Golfo Aranci per l’evento Isola in Gallura. I Corriolos indossano pelli bianche, arricchite sulla schiena da ossa di animale e pelle di riccio. Il copricapo è in sughero, ricoperto di pelli e di corna di daino o di cervo. Si muovono in gruppo e generalmente si riuniscono attorno a un piccolo fuoco che accendono durante la sfilata per eseguire il loro rito.

 

I Thurpos di Orotelli hanno il volto annerito dal carbone e coperto da un cappuccio. Loro rappresentano i personaggi della tradizione contadina.

 

Su Brundhu di Orani indossa una maschera di sughero di tipo antropo-bovina. La loro sfilata è caratterizzata dallo sbattere per terra di un bastone in legno a forma di tridente.

 

I Boes e Merdules di Ottana sono sempre preceduti dal suono di uno strano strumento capace di produrre un rumore cupo e sinistro detto s’òrriu, realizzato in sughero e pelle.

 

I Mamuthones di Mamoiada invece sono preceduti dagli Issochadores. I Socchadores sono soliti utilizzare una lunga corda per intrappolare gli spettatori che partecipano alla sfilata. Tradizione vuole che la persona che è stata intrappolata, sarà fortunata durante l’anno. Insomma i gesti che più intimoriscono gli spettatori sono invece i gesti  più beneaugurali.

Un Issohadore è anche colui il quale dà il ritmo alla danza dei Mamuthones. Questi si muovono in gruppo con piccoli passi saltati per poter far suonare le campane che hanno legate sulla schiena. Generalmente il peso delle campane si aggira intorno ai 25 kg. La scelta delle campane non è casuale, insieme devono ricreare il giusto suono tipico dell’esibizione.

 

La sfilata dei gruppi ha avuto, come ogni anno, un grande successo.

Speriamo quindi che queste esibizioni, siano solo un motivo in più per far nascere nella mente dei turisti che si recano a Golfo Aranci la voglia di tornare, per conoscere meglio l’entroterra sardo.

 

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