Figarolo

L’isola di Figarolo

Se Alexandre Dumas si fosse imbattuto nella costa nord orientale della Sardegna, probabilmente il celeberrimo Conte di Montecristo avrebbe avuto sorti diverse.

Immagino un agile Edmond Dantes che sbarca sulle sabbie della splendida Isola di Figarolo, per poi imbattersi nel tesoro che diete forma e sostanza a una delle vendette più articolate e suggestive della storia della letteratura.

Questo perché la nostra isola è capace di grandi suggestioni e siamo certi avrebbe dato vita una storia ancor più ispirata. Le sue acque, cristalline e turchesi, cambiano sfumature a seconda della luce e delle stagioni. Avvicinarsi alle sue rive non è difficile e una volta che i piedi raggiungono le lievi strisce di sabbia, si ha la sensazione che il mondo finisca qui.

La natura, la macchia mediterranea, il profumo dell’aria baciata dal tocco salmastro del mare, restituiscono il piacere di un mondo perduto, per dirla alla Miller, di un paradiso perduto.

Se poi si ha la pazienza di osservare le increspature dell’acqua, sarà altrettanto facile imbattersi nella danza di qualche delfino che qui sa di potersi sentire a casa e in pace con l’uomo.

Ecco, se avvertite questa magia, siete a Figarolo, la nostra isola del Tesoro.